Guarda e rispondi
Quali erano le caratteristiche degli U-boot?
In che modo attaccavano il nemico?
Com'era la vita a bordo?
Legenda
Gli U–boot (da Untersee boot, sottomarino in tedesco) utilizzavano una tecnologia avanzata e furono costantemente migliorati durante tutto il corso della guerra. Questo è un U-47: era lungo 67 metri, raggiungeva una velocità di 32 Km/h in superficie e 15 KM/h in immersione.<br>I sottomarini della flotta tedesca utilizzavano due strategie diverse e inedite: l’attacco a branco, con più sottomarini insieme; oppure un attacco notturno in superficie che non produceva segnali udibili dal nemico e permetteva di avanzare al buio senza farsi scoprire.
Cannoni sulla torretta. Uno era situato tra il boccaporto e la torretta, quello antiaereo si trovava dietro la torretta.
In immersione il rilevamento delle navi era effettuato tramite il periscopio che collegava l’interno alla torretta, quando il sommergibile navigava in superficie invece con i binocoli dalla torretta che fu poi munita di cannoni.
A poppa era montata l’elica azionata dai motori che dava la spinta al sommergibile.
La sala macchine conteneva i serbatoi d’aria compressa e motori elettrici o diesel.
Camera di manovra: in questo locale, collocato fra le cabine degli ufficiali e quella dei sottoufficiali, si manovravano i periscopi della torretta, uno dei quali a lunga distanza.
Batterie alimentavano gli impianti elettrici. La loro limitata potenza poteva costringere il sommergibile a brevi soste per la ricarica.
I lanciasiluri erano vicini alle cuccette dell’equipaggio; altri due si trovavano a poppa vicino all’elica. I siluri avevano una traiettoria rettilinea e il loro impatto aveva conseguenze letali. Potevano percorrere fino a 10 km.
La vita a bordo del sottomarino non era molto confortevole. Scarseggiava l’acqua e gli ambienti puzzavano di olio, gasolio e di chiuso. All’interno c’erano due bagni e 25 cuccette per 50 uomini di equipaggio. Le missioni erano lunghissime e i marinai dovevano avere i nervi saldi per sopportare una vita al chiuso per lungo tempo e a costante pericolo di morte.
